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Lecco, Di Nunno: “Mollo tutto e vado al mare, non è colpa mia se lo stadio..."
di Mario Lorenzo Passiatore
Pubblicato il 03/07/2023
Il presidente del club lombardo ha già ammesso che presenterà ricorso per l’esclusione del Lecco dalla Serie B. Una reazione che non è passata inosservata: “Non capisco che senso abbia continuare a giocare dopo che ci tolgono una promozione conquistata sul campo…”
Non è bastata la vittoria contro il Foggia per garantire la promozione in Serie B al Lecco. Salto di categoria conquistato sul campo, ma i problemi relativi all’impianto sportivo hanno estromesso (ad oggi) il club lombardo dalla serie cadetta. Ovviamente, è partito il ricorso del Lecco che aveva indicato lo stadio di Padova, ma il nodo restano i documenti e i termini entro i quali bisognava presentarli.
Il presidente Paolo Di Nunno, vulcanico imprenditore che ha riportato il Lecco in B, si è sfogato in queste ore dopo aver ricevuto la notizia dell’esclusione. Un vero e proprio monologo per provare a tutelare gli interessi della sua squadra e della città.
“Io la Serie B l'ho vinta e allora dovete darmela. Altrimenti, sapete cosa vi dico? Mollo tutto, questo calcio è sporco e non ne vale la pena spendere soldi. Sono davvero stanco di questa situazione".
Lo sfogo continua con la risposta sulla vicenda stadio. "Non capisco che senso abbia continuare a giocare dopo che ci tolgono una promozione conquistata sul campo. Allora chiudiamo tutto e andiamo al mare. Non è colpa mia se il Rigamonti non è adatto a fare la Serie B e in questa città è complicato costruire uno stadio perché abbiamo solo montagne".
di Mario Lorenzo Passiatore
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